ROMA. Enrico Di Mattia, 25 anni, caporalmaggiore dei Granatieri di Sardegna, originario di Angri (Salerno), è entrato nel bagno di palazzo Grazioli - residenza di Silvio Berlusconi -, ha puntato su di sé l'arma di ordinanza e ha fatto fuoco, uccidendosi. Al momento del suicidio era il capomuta a presidio di quel palazzo, nell'ambito dell'operazione Strade Sicure. Un dramma personale, che diventa inquietante se il gesto viene inserito nel contesto militare: si tratta del terzo soldato impiegato in Strade sicure che si toglie la vita in pochi mesi. Prima di lui si sono suicidati a febbraio un bersagliere di 29 anni, di Taranto, nella stazione Barberini della Metro. E a dicembre un altro granatiere si era impiccato mentre era in licenza. Che succede?
Le motivazioni che hanno portato dei giovani a compiere l'estremo gesto, ovviamente, sono tutte da scandagliare e verificare. Ma pochi giorni fa 150 militari, attraverso l'avvocato cagliaritano Giorgio Carta, si sono rivolti al ministero della Difesa denunciando condizioni di lavoro troppo dure: sono costretti a stare fino a sei ore, immobili, in piedi, senza possibilità di sedersi, al caldo, a presidio dei punti assegnati, con addosso un equipaggiamento di oltre 20 chili. Non solo. Scrive il sito GrNet che "I ragazzi chiamati a svolgere il servizio nell'operazione Strade Sicure - rileva GrNet.it - sono tutti provati fisicamente (condizione che è peggiorata anche a causa del gran caldo e delle condizioni di lavoro) ma, soprattutto psicologicamente". Il sistema gerarchico militare, in Strade sicure, sarebbe troppo "pressante".
Del caso si è occupato anche il presidente della commissione Difesa della Camera, Gianluca Rizzo: Ho contattato i vertici della Difesa per comprendere la veridicità della notizia che da ieri circola: è ufficiale purtroppo, un militare in servizio in operazione “strade sicure” si è tolto la vita", scrive, " Riserbo e vicinanza alla famiglia della vittima in questo momento. La vita di un militare è soggetta più di altre categorie a subire contraccolpi psicologici legate alla specificità del ruolo . Serve assolutamente e immediatamente una task force in grado di affrontare in maniera strutturale il tema dei suicidi nelle ffaa e nelle ffo".
L'Esercito fa sapere che dietro l'ultimo suicidio ci sarebbero "motivi sentimentali". "Chi in queste ore prova a strumentalizzare il fatto riconducendolo a informazioni o motivazioni false - viene rivelato all'Ansa - compie un atto di sciacallaggio, anche nei confronti della famiglia del soldato che in queste ore sta vivendo un grande momento di dolore". In relazione a notizie uscite su alcuni media, viene inoltre precisato che "il ragazzo non era sposato e non aveva figli".