La fine di un'era: dopo 31 anni Silvio Berlusconi lascia presidenza e proprietà del Milan. A un anno dall'inizio delle trattative, la società rossonera viene acquisita da una cordata cinese guidata da Yonghongh Li. La firma sul "closing" è arrivata giovedì intorno alle 14. Un affare complessivo da 740 milioni di euro (compresi debiti per 220 milioni) per il 99,9% delle quote cedute da Fininvest.
Sull'atto di vendita la firma di Danilo Pellegrino (ad di Fininvest), Yonghong Li e "David" Han Li, affiancato da Marco Fassone: sarà lui il nuovo amministratore delegato al posto di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Il closing, rinviato due volte a dicembre e febbraio per la difficoltà della cordata a reperire le risorse, si è definito dopo l'arrivo sui conti Fininvest degli ultimi 290 milioni necessari per arrivare ai 540 previsti dal contratto, dopo i 250 milioni di caparra già versati. L'ultimo versamento per 190 milioni è arrivato dal Lussemburgo - dove ha sede la Rossoneri Sport Lux, società che controllerà direttamente il Milan - ed è stato garantito da Huarong, primaria istituzione finanziaria cinese.
Assente al momento della firma Silvio Berlusconi, che ha però rilasciato una breve dichiarazione: "Lascio e lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere".