Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
Il governo di Israele mette in atto il piano di occupare totalmente Gaza City. Gli abitanti verranno interamente fatti evacuare entro il 7 ottobre.
Netanyahu ha preso posizione, di nuovo, e il piano che è stato approvato dalla maggioranza dei membri del gabinetto prevede cinque principi che Israele richiederà per la fine della guerra: il disarmo di Hamas, il ritorno di tutti i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali si ritiene siano ancora vivi, la smilitarizzazione della Striscia, il controllo di sicurezza israeliano sulla Striscia, l'istituzione di un'amministrazione che non sia né Hamas né' l’autorità palestinese.
Nella dichiarazione dell'ufficio del premier israeliano viene affermato quindi che l'operazione riguarderà Gaza City dove ad oggi risiedono circa 800mila abitanti. L'obiettivo sarebbe quello di far evacuare i residenti della città entro il 7 ottobre 2025; proprio in coincidenza con il secondo anniversario del massacro di Hamas.
I partiti di opposizione hanno reagito con duretta a queste decisioni in particolare l’ex premier Yair Lapid, capo dell’opposizione ha definito il tutto un disastro che condannerebbe a morte gli ostaggi di Hamas. “Questo è esattamente quello che voleva Hamas: impantanare Israele nel territorio senza scopo, in un'inutile occupazione che nessuno comprende dove conduca” continua Lapid.
Yair Golan, presidente del partito democratico, ha scritto su X che la decisione del governo "equivale a una sentenza di morte per gli ostaggi e per le famiglie più in lutto. Dobbiamo intensificare la lotta. Rovesciare questo governo salverà vite”. Ieri inoltre si sono svolte a Israele delle manifestazioni contro il piano di Netanyahu di occupare Gaza.