Un altro italiano costretto ad andare all'estero per ottenere il suicidio assistito. Questa volta a recarsi in Svizzera è stato Davide Trentini, 53 anni, malato di sclerosi multipla dal 1993. Ad accompagnarlo oltre confine è stata Mina Welby, vedova di Piergiorgio e copresidente dell'associazione Luca Coscioni. "Ricordiamolo tutti, è morto circa mezz'ora fa", ha sottolineato da Radio Radicale Welby, qualche decina di minuti dopo le 9 di questa mattina, quando Trentini ha esalato l'ultimo respiro.
Tanti saluti da Davide, arrivato in Svizzera accompagnato da quella dolcissima mina vagante di Mina Welby. #LiberiFinoAllaFine pic.twitter.com/DZktpVe7bO
— Marco Cappato (@marcocappato) 12 aprile 2017
Così il presidente dell'associazione Luca Coscioni su Twitter riporta il saluto di Trentini. Il commento dell'associazione è duro: "Grazie Davide per aver reso pubblico quello che in Italia è illegale e quindi clandestino. Grazie a Marco Cappato e a Mina Welby per averlo reso possibile". E anche il commento di un'altra associata, Filomena Gallo, non è amaro : "l'eutanasia di Davide Trentini avvenuta in un altro Paese e non in Italia dove viveva e pagava le tasse da cittadino italiano, è una sconfitta per i nostri politici. Adesso la nostra battaglia prosegue più che mai - ha aggiunto - perché ogni giorno sono tanti i casi di persone che chiedono di poter accedere al suicidio assistito. Alle nove di questa mattina, Davide ci ha lasciato, è stato accompagnato e assistito da Mina Welby e Marco Cappato. Ora, alla politica chiediamo di assumersi la responsabilità e di dare risposte ai malati".