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La Difesa: "La Nato nel Mediterraneo contro rischi come il flusso incontrollato di migranti"

Nato-Mediterraneo

ROMA. La Nato sarà impegnata nel Mediterraneo "dove si intrecciano rischi di diversa natura ed entità, primo fra tutti il flusso incontrollato di migranti". L'annuncio è del ministro della Difesa Elisabetta Trenta alla fine del vertice dell'Alleanza atlantica che si è tenuto a Bruxelles.

"È stato dato", spiega la Trenta, "il via libera a un nuovo modello di pianificazione per il Sud (ovvero di studio delle nuove minacce, mutevoli, che ci riguardano direttamente). Per la prima volta, dopo decenni, l’Alleanza oltre a guardare ad est inizierà dunque a guardare anche al Mediterraneo, un’area di forte interesse per l’Italia, dove si intrecciano rischi di diversa natura ed entità, primo fra tutti il flusso incontrollato di migranti.  Quello raggiunto è un ottimo risultato, che questo governo è riuscito ad ottenere grazie all’impegno e alle professionalità della nostra delegazione a Bruxelles, dell’ambasciatore Claudio Bisogniero innanzitutto e dei nostri militari, dei nostri diplomatici e del nostro personale civile impiegato presso la Nato". Nello scacchiere mediterraneo quindi potrebbero assumere un diverso ruolo strategico, e più centrale, le basi e i poligoni della Sardegna. Ma di questo il ministro non ha ancora parlato. Per ora commenta solo: "Dobbiamo essere fieri di noi stessi. Un altro piccolo grande passo verso il cambiamento. Per l’interesse nazionale. Per la sicurezza di tutti gli italiani".