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Bombe sarde sui civili dello Yemen, il ministro: "Pronti a fermare l'export"

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ROMA. Dice che se sono state violate le regole lei è pronta a fermare l'esportazione di bombe dalla Sardegna allo Yemen. Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta prende posizione (anche se un po' scarica sul collega degli Esteri Enzo Moavero Milanesi) sulla drammatica degli ordigni prodotti dalla Rwm a Domusnovas e scaricati sui civili inermi dello Yemen, dopo essere passati dallo stato nemico Arabia Saudita. 

"Sono una persona che prima di parlare preferisce studiare e prendere contezza dei problemi nel loro complesso. È un mio modo di essere e ne vado fiera. Ma davanti alle immagini di quel che accade in Yemen ormai da diversi anni, non posso restare in silenzio", spiega l'esponente del governo gialloverde, che sembra scoprire ora un fenomeno che, come lei stessa dice, va avanti da tempo, "Se lo facessi, sarei un’ipocrita.  Ecco perché ho chiesto un resoconto dell’export, o del transito - come rivelato in passato da alcuni organi di stampa e trasmissioni televisive, che ringrazio - di bombe o altri armamenti dall’Italia all’Arabia Saudita.  Fino ad ora, erroneamente, si era attribuita la paternità della questione al ministero della Difesa, mentre la competenza è del ministero degli Affari Esteri (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento-UAMA), al quale venerdì scorso ho inviato una richiesta di chiarimenti, sottolineando - laddove si configurasse una violazione della legge 185 del 1990 - di interrompere subito l’export e far decadere immediatamente i contratti in essere. Contratti - ricordo - firmati e portati avanti dal precedente governo. La mia è una sana preoccupazione, politica e da essere umano, peraltro condivisa da ONU e Parlamento europeo. Affrontiamo il tema, non possiamo girarci dall’altra parte.  In questo senso, ho allertato il collega Moavero ovviamente, che sono certa si interesserà quanto prima dell’argomento.  Indipendentemente dal caso in questione, sono sempre stata convinta, ed oggi lo sono ancora di più, che fermare le guerre è importante, anche per fermare i flussi migratori".