CAGLIARI. Stava aspettando di poter partecipare al concorso – mai bandito - per la cattedra vacante di Chirurgia plastica, ma l’Università di Cagliari aveva già assegnato l’incarico per chiamata diretta. È finita davanti al Tar la battaglia tra il medico Luca Andrea Dessy e l’ateneo cagliaritano.
Dessy, abilitato dal dicembre 2013 alla docenza, sperava di riuscire a candidarsi per un posto di professore di Chirurgia plastica ricostruttiva. Era libero e lui pensava: la metteranno a concorso. Invece no. L’Università, forte di una legge del 2005, aveva invece deciso di assegnarla con chiamata diretta a Andrea Figus, docente della Norwich Medical School, che ha preso servizio a dicembre.
Il dottor Dessy non l’ha presa bene. E ha deciso di vedere le carte per poter valutare di presentare un eventuale ricorso. Dall’Università è arrivato un no: non ha diritto ad accedere agli atti, è stata la risposta perché “ non coinvolto nel procedimento per il quale si era esercitato il diritto di accesso”.
La battaglia si è così trasferita dalle aule universitarie a quelle del tribunale di piazza del Carmine. Con una sentenza depositata oggi giudici del Tar hanno dato definitivamente ragione a Dessy, condannando l’Università di Cagliari a garantire al medico l’accesso agli atti. E si vedrà se lo scontro avrà un seguito.