Una lettera piena di buon senso. Migranti, convivenza con le comunità locali, progetti da mettere in atto: tutti insieme, niente in contrasto. Per una reale integrazione. A scrivere la missiva, indirizzata al nuovo prefetto Tiziana Costantino e alla popolazione del suo paese, è il sindaco di Villanovaforru Maurizio Onnis. Ha preso la decisione dopo gli ultimi episodi di violenza avvenuti nel centro d’accoglienza della Marmilla, con risse finite nel sangue e una donna che ha tentato il suicidio. “Episodi”, appunto. Li liquida così il primo cittadino. Che aggiunge: abbiamo sempre vissuto bene con questa situazione, anche se insensato piazzare una comunità di stranieri così ampia in un centro così piccolo. E’ normale, aggiunge, che un po’ di diffidenza ci sia. Eppure lui è pronto a partire con i progetti di integrazione. E sollecita la Prefettura: manca solo la firma di piazza Palazzo. Ecco la lettera integrale firmata da Maurizio Onnis.
"Egregio prefetto Costantino e cari compaesani,
scrivo a tutti voi insieme perché sulla questione migranti siamo sulla stessa barca e trovo insensato rivolgermi separatamente, e con linguaggi differenti, alle istituzioni e alla popolazione.
Ribadisco con forza quanto già detto in altre occasioni.
La presenza dei migranti non ha mai prodotto a Villanovaforru reali problemi di ordine pubblico. Considero gli episodi ultimi dei giorni scorsi, appunto, episodi. Giunti per di più in fondo a un anno di collaborazione stretta e molto proficua tra questa amministrazione e le cooperative che gestiscono i due Centri di accoglienza straordinaria del paese.
Detto ciò, collocare cento “stranieri” in un borgo di appena seicento abitanti è umanamente e socialmente poco sensato. Ospitarli rimane complicato. È facile che si generi un senso di diffidenza e paura, da vincere nell’unico modo possibile: parlarsi, capirsi e fare insieme delle cose.
Su tale piano, prefetto, rimarco che abbiamo dissodato, arato e irrigato la terra sulla quale i nostri contadini potranno lavorare con i migranti. Per far partire questo ampio progetto ci manca solo l’autorizzazione scritta della prefettura di Cagliari, che ha ricevuto tutte le carte necessarie al riguardo. Per cortesia, fate quanto dovuto.
Solo così, solo incontrandosi ogni giorno e lavorando fianco a fianco, i ragazzi arrivati da oltre mare e la nostra gente potranno intendersi.
Villanovaforru è giusta e non alzerà mai barricate contro altri essere umani. Vediamo di darci una mano.