In Sardegna

La Lega attacca Todde: "Quante altre figure 'esotiche' vedremo nei ruoli chiave?"

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CAGLIARI. "Dopo una campagna elettorale spesa dai grillini a tranquillizzare i sardi sul primato dell'Autonomia della Sardegna e sull'indipendenza dalle scelte romane, e una legislatura passata ad accusare la Lega, assistiamo da subito all'occupazione dei massimi vertici regionali da parte di esponenti imposti da Roma". È l'attacco del coordinatore regionale della Lega Michele Pais contro le nomine di Armando Bartolazzi (assessore alla Sanità) e Saverio Lo Russo (segretario generale).

"Nessun pregiudizio geografico circa le capacità dell'assessore Bartolazzi o del segretario generale Lo Russo, che valuteremo molto attentamente nei fatti", continua Michele Pais, "Tuttavia, ci chiediamo se non fosse possibile individuare altrettanta professionalità all’interno della nostra isola, come loro stessi per 5 anni hanno urlato. Inoltre, alla luce di queste nomine, ci domandiamo quante altre figure “esotiche” vedremo presto nei ruoli chiave regionali (un capo della comunicazione romano e romanista?)". "Ci sarebbe da ridere, se non fosse una cosa estremamente seria, questa macroscopica incoerenza alla prova dei primissimi atti e delle prime esilaranti e offensive dichiarazioni con autoparagoni a Gigi Riva del tutto infelici  e inappropriati", conclude Pais, "La Lega rimane vigile e continuerà a monitorare attentamente le decisioni prese dalla nuova Giunta, assicurandosi che gli interessi della Sardegna e dei suoi cittadini siano sempre al centro delle scelte del nuovo governo regionale".

Sulle nomine Todde oggi, al termine della prima riunione della Giunta, ha detto: "Noi dobbiamo lavorare sulle competenze, se stessimo toccando equilibri funzionanti queste critiche le capirei, ma stiamo affrontando una situazione disastrosa e di macerie". 

Intanto anche il consigliere d'opposizione Paolo Truzzu, fresco di dimissioni da Palazzo Baccaredda, commenta la scelta di Bartolazzi quale assessore: "Ha detto: sarò il rombo di tuono della sanità sarda, e già era duro perdonare la blasfemia", scrive in un post. "Ha fatto: l’assessore da remoto, collegandosi da Roma, per la prima riunione della nuova giunta regionale. Insomma è proprio vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare".