CAGLIARI. «Ancora una volta ci troviamo a commentare l’ennesimo caso di aggressione ai danni di un dipendente del Ctm da parte di passeggeri violenti. Una settimana fa era toccato a una squadra di verificatori che, per fortuna, sono stati oggetto di violenza verbale che non è trascesa in un’aggressione fisica. Queste situazioni si stanno verificando sempre più di frequente: l’azienda deve prendere provvedimenti per tutelare i suoi dipendenti». Così Stefano Mameli, segretario aziendale della Fit-Cisl, commenta l’ultimo episodio avvenuto nella giornata di lunedì. «Un conducente in servizio sulla Linea 1 – spiega Mameli – è stato aggredito, per cause ancora da accertare, in via Flavio Gioia ed è stato accompagnato al Pronto soccorso per un trauma maxillofacciale. Ovviamente ha dovuto terminare il suo servizio in anticipo, ma non per sua scelta. Le immagini riprese dalle videocamere di sicurezza interne all’autobus saranno vagliate dalle forze dell’ordine, nella speranza che si possa risalire all’aggressore».
Una situazione che si ripete sempre più spesso, denunciano Fit-Cisl e Faisa-Cisl, che ha portato i sindacati a dichiarare lo stato di agitazione dei dipendenti Ctm per chiedere maggiore sicurezza durante il servizio. «In alcune regioni come Campania, Piemonte o Toscana, le aziende di trasporti hanno provveduto a installare delle cabine “blindate” per gli autisti, formate da pannelli infrangibili. Esteticamente non sono il massimo, ma se è a rischio la sicurezza dei conducenti, non c’è estetica che tenga», spiega ancora Mameli. Il sistema di videosorveglianza non è sufficiente come mezzo di deterrenza, così come la qualifica di agente di polizia amministrativa recentemente riconosciuta ai controllori. «Sarebbe utile un servizio di pronto intervento, un accordo con un’agenzia di vigilanza privata: è impossibile pensare di dotare ognuno degli oltre 300 autobus di una guardia giurata a bordo, per ovvi motivi di costi. Diverso sarebbe un servizio “a chiamata”, con una squadra di vigilanti pronti a intervenire su segnalazione della centrale operativa Ctm. Abbiamo già testato questa soluzione la scorsa estate, con ottimi risultati», conclude il segretario Fit-Cisl.