In Sardegna

Dal Sarrabus al Campidano, un milione per rilanciare i territori con il turismo sostenibile

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GUASILA. Quattro le aree tematiche: ospitalità, cibo, servizi, cultura e ambiente. E una chiave: Turismo sostenibile. Questi sono i pilastri della strategia partecipata di sviluppo locale del Gal SGT (Gruppo di azione locale Sole, Grano, Terra) per rilanciare i suoi territori: Armungia, Ballao, Burcei, Escalaplano, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, Pimentel, San Basilio, San Nicolò Gerrei, San Vito, Selegas, Senorbì, Silius, Siurgus Donigala, Suelli, Villasalto e Villaputzu. Ma in che modo? Le azioni chiave sono i bandi di finanziamento a regia GAL, dieci in tutto, di cui i primi quattro pubblicati hanno finanziato interventi per un totale di un milione di euro.

I bandi finora pubblicati hanno finanziato nel settore privato un totale di 6 nuove start-up per la rete dell’ospitalità e del cibo, che potenzieranno l’offerta ricettiva nel territorio, valorizzeranno i prodotti agroalimentari attraverso la trasformazione, la commercializzazione, la creazione di attività di ristorazione e un’azienda apistica esistente che rafforzerà attraverso il finanziamento la commercializzazione dei suoi prodotti. Per il settore pubblico sono state finanziate 4 aggregazioni di comuni che miglioreranno la fruibilità pubblica degli spazi culturali per l’accoglienza ai viaggiatori. Servizi che interconnettono attraverso una visione comune di promozione territoriale il Sarrabus, Gerrei, Trexenta e Campidano di Cagliari.

I sei bandi pubblicati in modalità manifestazione di interesse, sono ancora in attesa della validazione da parte di ARGEA. Per questi ultimi, sono pervenute al GAL SGT trentasei domande da parte di aziende agricole, imprese extra agricole e soggetti privati, di cui 6 legate alla rete dell’ospitalità, 11 a quella del cibo, e 19 alla ricettività extralberghiera e rurale per la nascita e il potenziamento dei B&B.

Tre aggregazioni di soggetti pubblici e una manifestazione da parte di un singolo comune sono state presentate al GAL SGT per il bando rivolto al settore pubblico per la promozione di cammini, sentieri e itinerari per la valorizzazione dei paesaggi e delle attività locali e per incentivare il turismo attivo. Se le percentuali di genere sostanzialmente si equivalgono (26 uomini e 24 donne), anagraficamente si marca una differenza importante: infatti, tra i richiedenti, la più giovane è una ventiduenne di San Nicolò Gerrei che ha partecipato al bando a valere sulla sottomisura 6.2 ospitalità.

A seguire due donne e un uomo di 23 anni rispettivamente di San Basilio, Escalaplano e San Vito sempre su 6.2 ospitalità e 6.4.2 B&B. Il partecipante più anziano - 72 anni - risiede invece a Ballao. Le domande più numerose sono arrivate soprattutto da uomini di età compresa tra 35 e 49 anni del Gerrei. Il picco è stato raggiunto a San Vito, a seguire Escalaplano e Villasalto. Allo stato attuale, sono arrivate al GAL manifestazioni di interesse a valere sul settore privato, per un ammontare di oltre un milione e trecento mila euro.

Su una disponibilità delle risorse di 200 mila euro destinate alla sottomisura 6.2 ospitalità si è avuta una richiesta pari a oltre il doppio dei fondi disponibili. Un dato questo che recentemente ha portato i soci del GAL ha rivisitare la strategia per completare lo scorrimento delle graduatorie e rifinanziare interventi che hanno presentato più richieste, come successo appunto per i bandi 6.4.2 B&B e 6.2 Start-Up ospitalità.

“L’attività del GAL SGT ha l’obiettivo di facilitare interventi che potenzino i servizi territoriali connessi all’accoglienza in funzione della fruizione dei beni materiali e immateriali presenti nel territorio, il patrimonio culturale, storico, archeologico, ambientale del territorio”, spiega il presidente del Gal SGT Antonino Arba, “ma emergono anche due criticità nella realizzazione della strategia: uno è rappresentato dalla lunghezza dei tempi di validazione dei bandi da parte di Argea, l’altro da un clima di incertezza dovuto alle conseguenze socio economiche che derivano dalla pandemia. Soprattutto per questa ragione i nostri territori devono pensare in un’ottica di rete ed il GAL continuerà a cercare con forza e determinazione attraverso il suo partenariato pubblico-privato di rappresentare una risposta possibile: lo scambio e la collaborazione tra luoghi e comunità”. “È necessario”, aggiunge la direttrice del Gal SGT Silvia Doneddu, “rispondere quanto prima alle esigenze emerse dal territorio: attuare lo scorrimento delle graduatorie per finanziare i soggetti ammissibili ma non finanziabili, attribuire ulteriori risorse alle azioni di sistema, riaprire un bando pubblico e bandi privati per i quali c’è stata maggiore partecipazione. E’ inoltre essenziale superare i ritardi che stanno limitando lo sviluppo del Piano di Azione Locale e dirigere tutti gli sforzi del partenariato ad azioni che coordinino la valorizzazione delle produzioni e la presentazione del sistema dell’accoglienza del territorio attraverso i Comuni dell’area GAL, le reti delle imprese esistenti insieme alle nuove attività che stanno nascendo”.