CAGLIARI. Una quindicina di volontari della Lega per l'abolizione della caccia (Lac) provenienti da Lazio, Toscana, Piemonte e Lombardia, con il sostegno del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, ha condotto la ventunesima campagna anti-bracconaggio nel Cagliaritano. Il bilancio: neutralizzate oltre 1.000 trappole per avifauna (latziteddus) e ben 150 trappole per ungulati (sos cropos, cavi d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali).
La campagna, svoltasi in costante contatto con il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, si legge in una nota del Grig, "ha visto, come di consueto, la partecipazione di tenaci volontari locali e giunti da varie parti d’Italia con l’obiettivodi bonificare quanti più boschi e zone di macchia mediterranea dalle micidiali trappole posizionate dai bracconieri, per aiutare la costante attività nel settore del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e delle altre Forze di polizia.
Numerose le aree battute, decine di sentieri, nei boschi e nelle macchie mediterranee di Capoterra, Uta, Assemini, Santadi, Sarroch e Quartu, in particolare nelle zone di Gutturu Mannu, Monti Mannu, S’Arcu de su Schisorgiu, Is Litteras, Poggio dei Pini, Rio S. Girolamo, Santa Barbara, Monte Arcosu, San Gregorio, Molentargius.
Tutti i mezzi vietati per l’attività venatoria e gli esemplari di fauna morta recuperati dai volontari della Lac sono stati consegnati allla Forestale.
A differenza di altre occasioni, non sono stati trovati sul posto bracconieri ed è stata avvertita minore intensità della predisposizione di andalas, i sentieri con le trappole già attive, molto probabilmente visto il clima ancora mite che causa un passo tuttora modesto dei Tordi. In crescita, invece, il posizionamento di trappole per ungulati.