ARZACHENA. Il museo Museo civico Michele Ruzittu di Arzachena ha riaperto oggi al pubblico dopo quasi 10 anni di chiusura per ristrutturazione.
La cerimonia inaugurale si è tenuta questa mattina, alle 11, alla presenza dell’Amministrazione comunale, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, delle personalità civili e militari locali e dei discendenti dei fratelli Michele e Salvatore Ruzittu, padri dell’autonomia di Arzachena di cui si festeggiano i 100 anni a maggio 2022. Il museo ospita fino al 2026 la mostra temporanea di lungo periodo Il tempo ritrovato e la mostra Alzachinesi - il volto di Arzachena in 100 ritratti fino al 30 settembre 2022 in collaborazione con l’associazione Artechepassione. L’apertura al pubblico è prevista dalle ore 16 di oggi, venerdì 8 aprile.
Il Comune di Arzachena, il Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e la società municipalizzata Ge.se.co. surl hanno collaborato alle attività di studio, catalogazione e recupero di migliaia tra reperti e frammenti di reperti archeologici e di minerali, molti dei quali restaurati dal Centro di Restauro e Conservazione della Soprintendenza a Sassari.
Per i lavori di ristrutturazione, adeguamento e allestimento della struttura, il Comune di Arzachena,
tramite i settori Lavori Pubblici e Cultura, ha investito circa 500 mila euro negli ultimi 5 anni.
La gestione è affidata alla municipalizzata Ge.se.co. surl.
La struttura
Il percorso all’interno del Museo civico Michele Ruzittu inizia con una video presentazione della storia e della geomorfologia del territorio. Lo spazio espositivo è organizzato in tre sale principali disposte su due piani a cui si aggiunge un piccolo spazio didattico dedicato ai bambini.
La sala 1 “Dal Neolitico al periodo Romano” è dotata di un tavolo con touch screen che offre informazioni ai visitatori sui singoli oggetti esposti.
La sala 2 è interamente dedicata al villaggio nuragico La Prisgiona con l’esibizione di reperti simbolo dell’età Nuragica, come il grande vaso decorato ritrovato nella capanna delle riunioni. Per ampliare i contenuti è disponibile un tappeto interattivo che mostra la planimetria e la ricostruzione del sito con dettagli sulle attività svolte dagli antichi abitanti nella vita quotidiana.