PULA. L'ordinanza sulla spesa a Pula? È legittima. Lo ha deciso il Tar, pronunciandosi sul ricorso presentato da cinque consiglieri di minoranza contro il Comune e la sindaca per le misure restrittive da lei firmate sull'accesso ai supermercati con una frequenza massima di due volte la settimana. A raccontarlo è proprio la sindaca Carla Medau, che in un post sui social diffonde i dettagli di quella che definisce "triste vicenda che ci ha trascinato in tribunale con la colpa di voler tutelare la salute della comunità". La sindaca parte dall'inizio e racconta: "I consiglieri di minoranza Pittaluga, Fa, Abis, Loi e Toccori nonché due cittadini Fiorenza Spalatro e Francesco Campus avevano chiesto la decretazione d’urgenza contro la mia ordinanza che prevedeva l’accesso ai supermercati con una frequenza massima di due volte la settimana, come se fosse un atto di estrema gravità ed urgenza. Una misura adottata per tutelare esclusivamente la salute dei cittadini. Un ricorso che con la nostra maggioranza abbiamo valutato come ignobile in un momento in cui c’è bisogno della massima collaborazione, da parte di tutti. In un momento in cui i cittadini sono stretti nella morsa delle ristrettezze economiche e anche dalla paura per la propria salute".
Il Tar ha respinto il ricorso e la sindaca ribadisce: "Andiamo avanti a testa alta, perché sono provvedimenti rigorosi ma necessari. Ero certa di non aver mai esorbitato le miei prerogative, non sono mai andata contro i decreti ministeriali e regionali come hanno erroneamente, sostenuto a più riprese".