CAGLIARI. Con Toni Servillo in collegamento video proiettato sul grande schermo, Igor Tuveri, in arte Igort, ha accolto i numerosi spettatori che riempivano la sala dello Spazio Odissea di viale Trieste a Cagliari. Durante la presentazione, una folla impaziente di vedere "5 è il numero perfetto", dopo l'esordio cinematografico, come regista, del grande artista e narratore cagliaritano alla Mostra del Cinema di Venezia.
“È stata un’esperienza molto forte e intensa”, racconta Igort mentre ricorda i suoi giorni a Venezia 76: il suo film ha partecipato come unico italiano in concorso per le Giornate degli autori.
Il film è stato tratto dall’omonima gaphic novel di Igort e nel cast annovera attori italiani di spicco come Toni Servillo nei panni di Peppino Locicero, un guappo e sicario in pensione costretto dagli eventi a tornare in azione, Valeria Golino in Rita e Carlo Bucirosso nelle vesti di Totò ‘o Macellaio. “Sono attori talmente bravi che lavorare con loro è stato come suonare uno Stradivari” commenta Igort.
Il film è un piccolo affresco napoletano degli anni ‘70, una storia di amicizia vendetta e tradimento, e in fondo, una seconda opportunità di rinascita: “Mi serviva una Napoli molto lontana dai cliché, vuota metafisica, piovosa e addirittura anche nebbiosa, perché volevo raccontare la solitudine del personaggio e la dimensione del vuoto esistenziale che il personaggio si porta con sé” spiega il regista.
Tra le ambientazioni di “5 è il numero perfetto” si trova anche la penisola del Sinis, che nel film incarna la bellezza nostalgica e struggente di un ideale paradiso sudamericano (Parador) con capitale una città dall’ironico nome Pabassinas. Il film è stato sostenuto dalla Fondazione Sardegna Film Commission sia con i fondi Sardegna Ospitalità e Location Scouting per le riprese in Sardegna che per il lancio in sala e la promozione a Venezia con la prima mondiale per il tour nazionale nelle sale.