CAGLIARI. È stato accolto oggi il ricorso di un altro chirurgo, stavolta del reparto maxillo facciale del Brotzu di Cagliari, destinatario - come altri in queste settimane - della deliberazione del direttore generale dell’azienda sanitaria che li obbligava a turni di guardia comune. Il medico, assistito dall’avvocato Giacomo Doglio, contestava il provvedimento dei vertici dell’Arnas in quanto il servizio di guardia cumulativo “riguardava altre strutture del tutto estranee alla propria disciplina”.
Il giudice del tribunale di Cagliari Riccardo Ariu ha quindi accolto “parzialmente” la domanda cautelare proposta dal chirurgo - il provvedimento è al momento provvisorio - e ha sospeso l’efficacia della deliberazione del direttore dell’Arnas, “nella parte in cui prevede l’inclusione della ricorrente in un servizio di guardia unico e cumulativo esteso anche alle unità operative di Chirurgia Generale d’Urgenza e Chirurgia Epatobilio- Pancreatica e Trapianti di Fegato e Pancreas”.
Secondo quanto contestato nel ricorso, “la deliberazione sarebbe gravemente lesiva di un suo interesse qualificato, in quanto obbliga a prendere parte a un turno di guardia comune, comprensivo di reparti in cui si svolgono attività del tutto eterogenee e prive di attinenza con la propria specializzazione, a differenza di quanto sempre avvenuto fino alla sua emanazione, con conseguente assunzione di un’obbligazione di garanzia verso pazienti di particolare fragilità cui è “letteralmente impossibilitata ad adempiere”, trattandosi di soggetti portatori di patologie non solo eterogenee, ma soprattutto completamente avulse dalle diagnosi, dai trattamenti chirurgici e dalle cure tipicamente involgenti la sua specializzazione. Tale situazione esporrebbe il medico con tutta evidenza a rischi professionali elevatissimi, potenzialmente forieri di grave responsabilità civile e penale”.
Tutto succede nel bel mezzo di una bufera che parte dal piano di ristrutturazione delle sale operatorie del Businco e del conseguente trasferimento dei pazienti, appunto, all'ospedale San Michele.
Intanto l’Arnas Brotzu oggi ha diffuso una nota in cui fa sapere che “l’Azienda è impegnata a valutare le modalità di attuazione del provvedimento d’urgenza adottato dal Tribunale di Cagliari”. E denuncia che “le forme di protesta di alcuni operatori sanitari dell’ospedale in relazione al piano di ristrutturazione delle sale operatorie del Presidio Ospedaliero Businco, determinano un grave pregiudizio alla continuità e alla qualità dell’assistenza erogata ai pazienti. In particolare, risulta seriamente compromessa l’efficace organizzazione dei turni di guardia, la cui attuazione, purtroppo ostacolata dai ricorrenti e da altri operatori, si configura come imprescindibile per il corretto funzionamento delle attività assistenziali”.