CAGLIARI. Si accendono le polemiche dopo le dichiarazioni del M5S sulla delibera della Corte dei Conti che ha certificato che le spese elettorali dei pentastellati per le regionali del 2023 sono regolari (QUI LA NOTIZIA). Ma dall'opposizione cominciano ad arrivare gli attacchi: "Non è credibile che i cinquestelle non sappiano leggere una delibera della Corte dei Conti, che non riguarda la rendicontazione della candidata Todde", dice Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale.
"È evidente che vogliano creare una cortina fumogena, in palese malafede, per nascondere la loro sciatteria", attacca il consigliere di FdI, "Con l’aggravante che vorrebbero far apparire i loro errori come un complotto del centrodestra, mentre la contestazione sulla regolarità è stata fatta da un organo di garanzia presieduto da un magistrato".
A parlare è anche il deputato di Fratelli d'Italia Gianni Lampis: "Festeggiano come se fosse un’assoluzione politica, ma dimenticano – o fanno finta di dimenticare – che il Collegio regionale di garanzia elettorale ha sollevato criticità ben precise. Il controllo della Corte riguarda la regolarità contabile, non la conformità delle spese alle norme elettorali. Insomma, il M5S sta cercando di sviare l’attenzione: la verità è che le ombre sulla campagna della Todde restano tutte”.