Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. Pronto soccorso intasati, in tutta Italia, e ospedali in affanno, soprattutto in Sardegna, dove l’influenza ha colpito più che nelle altre regioni. Lo conferma il rapporto epidemiologico RespiVirNet”, elaborato dall’Istituto superiore di Sanità, che di settimana in settimana aggiorna i dati sui casi di sindromi simil-influenzali nel Paese. La Sardegna nella scorsa settimana ha registrato l’incidenza più alta: colpiti in particolare i piccoli fino ai 4 anni. Per capire meglio: se la media nazionale è di 14,8 casi per mille assistiti, l’Isola registra un numero ben più alto, pari a 20,32.
Di positivo c’è però il calo attuale del numero di casi influenzali dopo aver raggiunto il picco stagionale nella quarta settimana del 2025. Insomma, il peggio sembra passato, ma l’Iss conferma che l’incidenza è ancora alta in tutte le regioni. Da inizio stagione sono stati colpiti dai virus respiratori oltre 9,8 milioni di italiani. Tutti a letto con l’influenza, o, peggio, colpiti da bronchite o polmonite. Inevitabile quindi l’aumento della pressione su medici di famiglia e ospedali, già in crisi nell’Isola e nel resto d’Italia.
A fare i conti con virus influenzali (di vario tipo) sono in particolare i bambini: l’incidenza più alta, dice il report, si registra nelle fasce di età pediatrica, soprattutto tra neonati, lattanti e bambini sotto i quattro anni: in Sardegna, ad esempio, è di 78,74 casi ogni 1000 assistiti.