CAGLIARI. Emergenza spopolamento in Sardegna: l’Isola, nel 2024, si colloca in ultima posizione tra le regioni italiane per tasso di fecondità e per presenza di giovani. È il dato emerso dal Mete, il rapporto annuale del Crei-Acli che monitora i fenomeni migratori in Sardegna, connettendoli al tema dello spopolamento e dello sviluppo economico.
I dati sono stati presentati nella sede della Fondazione di Sardegna a Cagliari.
Secondo recenti studi sono moltissimi i sardi che abbandonano l’isola, soprattutto in giovane età per trovare opportunità lavorative o di studio fuori. E i giovani stranieri che invece abbandonano i loro paesi, sceglierebbero altre mete e non la Sardegna.
Il motivo? Secondo la ricercatrice Vania Statzu di Crei-Acli i giovani abbandonerebbero l’isola per cercare migliori opportunità altrove.
Dal rapporto emerge invece un aumento di popolazione ucraina in Sardegna del +16%, per via del conflitto ancora in corso. Cresce del 5% anche la comunità tedesca nell’Isola. Quella più numerosa rimane la rumena che nel 2024 ha registrato un +1% di arrivi rispetto all’anno precedente. Invece le comunità senegalesi e marocchine registrano un calo di presenze.