ROMA. Sono 99 le donne uccise in Italia tra il 1 gennaio e il 18 novembre del 2024. Il dato emerge dall'XI Rapporto sul femminicidio, dell'istituto di ricerca Eures, che conferma quanto il fenomeno sia un'emergenza. Secondo il report, una donna viene uccisa in media ogni tre giorni. Nello stesso periodo dell'anno scorso le donne uccise erano state 111, quindi il 10,8% in più di quest'anno. Ma questa flessione è molto inferiore a quella rilevata per gli uomini vittime di omicidio, passati da 198 a 162 (-18,25).
Dall'altra parte ci sono i centri antiviolenza: sono circa 20mila le donne che hanno intrapreso un percorso di supporto nel 2022, in calo su base annua ma con un incremento dell’8% rispetto al 2017. I dati sono riportati dal Cnel nella Relazione annuale sui servizi pubblici. In Italia ci sono 385 centri antiviolenza, a cui si aggiungo 431 case rifugio.
Se è vero che negli ultimi anni si è registrato un incremento dei centri per le donne vittime di violenza, il divario tra Nord e Sud resta però elevato, con una distribuzione ancora a favore delle regioni settentrionali, dove si trova il 63% delle strutture.
L’incidenza del volontariato invece risulta in calo, passando dal 56,1% al 48,7%. Circa due terzi dei Centri sono gestiti da enti privati del settore no profit, mentre il resto è promosso da enti locali, spesso in collaborazione con associazioni del territorio.