CAGLIARI. Ryanair taglia le rotte per la Sardegna dopo l’introduzione del decreto legge che fissa un tetto alle tariffe. Si parte da qui, ma stando a quanto si apprende nei prossimi giorni potrebbero arrivare nuovi tagli anche in Sicilia. "Siamo stati costretti a ridurre dell’8% il nostro operativo invernale per la Sardegna", fa sapere il vettore low cost. Il chief commercial officer di Ryanair Jason Mc Guinness oggi a Cagliari ha annunciato che "la riduzione è totalmente legata al decreto del governo italiano che consideriamo totalmente illegale e che avrà il solo effetto di ridurre la connettività".
"È vergognoso che Ryanair possa decidere di ridurre o cancellare voli da e per la Sardegna così come annunciato in risposta al decreto del
governo contro il caro tariffe: una scelta inaccettabile da parte di una compagnia che, oltretutto, è destinataria di aiuti e sovvenzioni per i collegamenti con l’Isola”. Così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante che sottolinea come quella scelta dimostri quanto sia miope e contrario agli interessi della collettività affidare la gestione della mobilità e del diritto delle persone a viaggiare ad aziende che puntano esclusivamente al profitto.
Per il segretario infatti, “le logiche speculative e di mercato dovrebbero essere bandite quando si tratta di assicurare il diritto alla mobilità a chi vive in un’isola lontana dalla terraferma, i cui cittadini non possono essere per questo ulteriormente penalizzati”. L’auspicio della Cgil è che “il governo nazionale e quello regionale intervengano immediatamente per scongiurare quanto annunciato dalla compagnia e che, nella auspicabile ridefinizione delle condizioni per la continuità territoriale venga finalmente garantito ai cittadini sardi il diritto a viaggiare e a spostarsi in libertà, diritto che oggi è sostanzialmente negato”.
Sconcerto per la decisione del vettore irlandese anche da parte di Arnaldo Boeddu, segretario Filt Cgil Sardegna: "Siamo stupefatti, è necessario che la Regione convochi tutti i vettori perché prima di poter assegnare contributi è necessario che le compagnie non facciano ricatti".
Anche la Uil Trasporti si schiera contro: "Rispediamo al mittente il ricatto di Ryanair - afferma il segretario William Zonca - e riteniamo che la compagnia possa sempre continuare a volare come vuole e quando vuole sui cieli della nostra isola. Riteniamo che la Sardegna sia perfettamente in grado di vendere il suo prodotto turistico ed abbia tutte le caratteristiche per stare sul mercato: lo dimostrano il numero dei passeggeri che sono arrivati fino ad oggi. Bisogna uscire dallo schema per cui Ryanair vende i passeggeri agli aeroporti sardi, anche perché la compagnia low cost e’ l’emblema della deregolamentazione e del non rispetto di una leale concorrenza".
- Redazione