CAGLIARI. Cresce (e non di poco) l'indennità di fine mandato del sindaco. E si (più che) raddoppiano le spese per le indennità del primo cittadino, della giunta e del presidente del consiglio comunale. Succede a Cagliari, per effetto della legge 3 della Regione, che ha adeguato gli emolumenti dei sindaci sardi a quelli dei colleghi della Penisola. E se all'inizio chi indossava la fascia tricolore da questa parte del Tirreno era rimasto escluso dal giro degli aumenti deciso dal governo centrale, perché vive in una regione a statuto speciale, con la norma sarda passa all'incasso grosso, soprattutto se governa città metropolitane. Come Cagliari.
La decisione di aumentare gli stipendi, quindi, non è stata presa a palazzo Bacaredda. Ma è l'amministrazione comunale ad aver messo in bilancio i soldi necessari per rispettare la legge. Nella nota integrativa al documento finanziario presentato ieri in aula si legge che il fondo indennità di fine mandato per il sindaco è di 11.500 euro all'anno, dal 2022 al 2024. Quindi Truzzu, quando lascerà l'incarico (anche in caso di conferma) andrà a ritirare 34.500 euro. Oltre alle indennità, minori (circa 7000 euro) per le precedenti annate.
E gli stipendi? Sembrano raddoppiare. Perché il primo cittadino della Città metropolitana vede il suo emolumento parametrato su quello del presidente della Regione. Quindi Truzzu prenderà quanto Christian Solinas. E, a cascata, vengono rivalutati in proporzione anche i soldi mensili per assessori e presidente del consiglio. Tanto che nel bilancio sono previsti ulteriori 480milla euro, che vanno ad aggiungersi ai 465mila stanziati dal bilancio del Comune.
Il quasi mezzo milione in più dovrebbe arrivare dalla Regione. Dovrebbe, perché come si legge nel provvedimento del Comune, si tratta di una somma comunicata "ufficiosamente". Cioè: la Regione, che ha scritto la legge sugli aumenti, non ha ancora messo i soldi che ha promesso. E dal Comune, comunque, assicurano che se le somme non dovessero essere stanziate, i soldi dei cagliaritani non verranno toccati. Tradotto: o paga la Regione o niente aumenti.