CAGLIARI. Non ha confessato ma ha fatto parziali ammissioni Eugenio Corona, 40 anni, fermato per l'assassinio di Adolfo Musini, 88 anni, ucciso nella sua abitazione al primo piano di una palazzina di piazza Valsassina, a Cagliari. L'anziano è stato ucciso durante un tentativo di rapina: il colpo era stato tentato almeno tre giorni fa ma la scoperta del delitto risale a domenica sera, quando i vigili del fuoco sono intervenuti allertati dai vicini che non vedevano l'anziano da qualche giorno.
Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Cagliari, che si sono avvalsi anche dei rilievi scientifici del Ris, Corona si sarebbe introdotto a casa di Musini, suo vicino, passando da una finestra che dà su via Lucania, arrampicandosi in una grondaia. L'obiettivo erano i soldi dell'anziano, assistente giudiziario in pensione da tanti anni. Lo ha trovato in casa e lo ha aggredito, colpendolo alla testa con delle cesoie: l'arma del delitto è stata ritrovata vicino a un tombino. Corona aveva portato con sé le cesoie, forse perché pronto a incontrare la sua vittima. Alterato forse da sostanze stupefacenti, ha colpito alla testa Musini, uccidendolo. Nella casa dell'anziano, all'arrivo degli inquirenti, c'era sangue dappertutto e tutto era a soqquadro. Forse sono stati portati via dei soldi, qualche centinaio di euro.
Poi Corona è scappato, passando dalla porta principale, per andare a rifugiarsi da un amico, che potrebbe avergli prestato degli indumenti puliti: si tratta di un quarantunenne, pregiudicato. Corona poi avrebbe fatto perdere le sue tracce.
Quando in piazza Valsassina sono arrivati i vigili del fuoco, e poi i carabinieri ed è scattata l'indagine lui non era in casa. Ci è tornato questa mattina, ed è stato fermato.
Non è escluso che l'episodio di sangue di via Valsassina sia legato a quello avvenuto questa notte in via Podgora: qui Ivaldo Marci, 63 anni, è stato raggiunto da una decina di coltellate nella sua abitazione al civico 5. Ma gli inquirenti sono ancora al lavoro per trovare collegamenti.