PORTOSCUSO. Arrestato per una lunga serie di reati: il capo della polizia municipale di Portoscuso Santino Rivano - in carica dal 2004 - è stato ammanettato dai carabinieri della compagnia di Cagliari in esecuzione di un'ordinanza emessa dal Gip di Cagliari su richiesta del pm Enrico Lussu. Lunga, lunghissima la lista di comportamenti contro la legge dei quali Rivano si sarebbe reso responsabile, emersi durante un'inchiesta andata avanti dal 205 fino alla fine del 2017 e partita da esposti anonimi di cittadini di Portoscuso. Abusando dei suoi poteri, stando all'accusa, Rivano ha costretto diversi commercianti del luogo a consegnargli merce di vario genere senza pagarla (concussione). Assieme al titolare del distributore è riuscito a incassare 5000 euro aggirando la contabilità sui mezzi di servizio. E questa è truffa aggravata. Mezzi che utilizzava per scopi privati. Inoltre Rivano è accusato di aver omesso di effettuare i previsti controlli ad attività commerciali finalizzati al rilascio delle autorizzazioni, ricevendo in cambio utilità (corruzione e falsità ideologica). Avrebbe anche distrutto o fatto sparire contravvenzioni elevate da personale dipendente, per evitare che fossero mandate in pagamento, ricevendone utilità. Inoltre avrebbe messo le mani - con il titolare di una società di impianti tecnologici, sull'appalto di installazione e manutenzione della videosorveglianza comunale, intascando somme ben superiori al valore dell'appalto.
Corruzione, truffa e peculato: arrestato il capo dei vigili urbani di Portoscuso
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