CAGLIARI. "Noi vogliamo solo lavorare ed esercitare la nostra passione, i soldi li daremo in beneficenza". Parole di Marco Efisio Pisanu, presidente dell’associazione venatoria “Caccia Pesca Ambiente” che insieme ad Andrea Cortis, presidente dell'Associazione Armieri Sardegna, ha presentato una diffida all'Ispra (l'Istituto superiore per la Protezione e la ricerca ambientale) e alla Regione. Le due associazioni chiedono un risarcimento danni per 615mila euro contestando lo stop alla caccia alla lepre e pernice sarda che risale a settembre scorso, dopo la sospensione del calendario venatorio 2017/2018 decisa dal Tar.
Per ogni giornata di caccia si deve contare un indotto di un milione e mezzo di euro: le armerie e le altre attività commerciali che ruotano intorno alla caccia l’anno scorso hanno perso in media 15mila euro a testa. "È da tre anni che il calendario viene modificato, noi vogliamo solo dare un segnale con questa diffida, non ci interessano i soldi”, sbotta Pisanu. "I soldi che spetterebbero a noi, circa 100mila euro, li daremo in beneficenza”.