CAGLIARI. È passato un anno da quando la Regione Sardegna ha attivato il Reis (reddito di inclusione sociale), oggi sono state presentate le linee guida per il prossimo triennio e in campo è sceso anche l’assessorato regionale al Lavoro. Infatti chi riceve il sussidio economico deve accettare di partecipare ad attività di formazione e/o aderire a eventuali opportunità di lavoro che si presentano. Fino a questo momento spesso i beneficiari hanno ricevuto i soldi senza avere l’opportunità di partecipare a lavori socialmente utili. Sul piatto ci sono 61 milioni di euro, 45 della Regione Sardegna e 16,5 milioni del fondo sociale europeo.I nuclei familiari con un isee fino a 6mila euro in Sardegna ( e quindi i possibili interessati ) sono 24.485. “Vogliamo aiutare la famiglia a uscire da una situazione di marginalità con una pima fase”, ha detto l’assessore al Lavoro Maria Virginia Mura, “con un’altra linea di intervento invece vogliamo accompagnare le persone in un percorso di formazione per conseguire una qualifica o attivare comunque un tirocinio”. “Stiamo preparando un catalogo per facilitare i diversi Comuni per ridurre la burocrazia e attivare i percorsi”, ha detto Arru, “abbiamo introdotto un’altra fase che da una soglia di 6mila passa a 9mila per famiglie con più soggetti”.
Reis, la Regione presenta nuove linee guida: più beneficiari e meno burocrazia per i Comuni
- Monica Magro
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