CAGLIARI. Più videocamere di sorveglianza in giro per le città, così da aumentare sicurezza per i cittadini e prevenire atti vandalici o reati in generale. Questi gli obiettivi dei “patti per la sicurezza urbana”, firmati questa mattina in Prefettura a Cagliari dai sindaci di 8 comuni sardi: resta un mese per pubblicare il bando per consentire ai 256 comuni dell’isola ancora senza videocamere di sorveglianza di dotarsi della strumentazione necessaria.
“La Regione Sardegna - ha detto l’assessore regionale agli Enti Locali, Cristiano Erriu, presente al vertice di questa mattina - con 20 milioni e mezzo di euro di risorse finanzierà il bando a sportello che sarà pubblicato entro un mese e aperto ai Comuni interessati. La prospettiva è quella di garantire la copertura dei 256 Comuni sardi che ancora non dispongono di impianti di videosorveglianza per la prevenzione e la repressione dei reati. Gli enti locali potranno presentare richiesta di ammissione ai finanziamenti statali disponibili, pari a 37 milioni di euro per il triennio 2017-2019”.
La firma dei sindaci di Cagliari, Quartu, Sanluri, Settimo San Pietro, Portoscuso, Nuraminis, Villamar e Pauli Arbarei è arrivata questa mattina, nel vertice convocato dal prefetto Tiziana Costantino, alla delegazione Anci composta dal presidente Emiliano Deiana e dal direttore Umberto Oppus, insieme ai vertici delle forze provinciali dell’ordine.
La partenza dell’operazione è prevista entro la fine del 2018. “Un accordo che servirà a migliorare la sicurezza delle nostre città – le parole di Massimo Zedda, sindaco di Cagliari – con le telecamere che faranno da deterrente per atti vandalici o di violazioni sulla raccolta differenziata dei rifiuti, per fare un esempio, così come in caso di necessità per le forze dell’ordine, come per la dinamica degli incidenti stradali”.