CAGLIARI. Cosa resta del Bastione ristrutturato a poco più di un anno dall'inaugurazione (che risale al 28 aprile 2017)? La pavimentazione c'è. E va bene. Le sedute di marmo lungo il parapetto col plexiglas no, quelle sono tutte completamente distrutte. Le lastre sono miseramente crollate sotto il peso di chi le ha utilizzate. E, certo, c'è la maleducazione di chi ci è salito in piedi, magari, per scattare delle foto.
L'intervista a Anna Puddu con i piani del Comune per la sorveglianza sul Bastione
Ma non è normale che si siano sfarinate in quel modo: tutte quelle che potevano assere raggiunte o sono sparite o restano spaccate, a terra. Poi c'è la scalinata da piazza Costituzione, che non è ancora accessibile. E ci sono gli scavi archeologici abbandonati a Santa Caterina. Dappertutto, poi, sono ricomparse scritte di writer che con l'arte non hanno nulla a che fare. Insomma, il Bastione di Saint Remy è in balia degli eventi e della stupidità umana. Ancora per molto? Non è detto. Perché le tanto richieste telecamere per la videosorveglianza sono arrivate e saranno installate a breve. E dal Comune arriva un'ulteriore proposta: un servizio di guardiania da affidare a coloro che hanno usufruito del Reis, il reddito di inclusione sociale. "S'agiudu torrau" in guardiania, suddivisa su tre turni, 24 ore su 24. Tutti i dettagli nel servizio.