FIRENZE. Serviva una partita cinica, di sacrificio e, soprattutto, la capacità di sfruttare le occasioni sotto porta. Così è stato, nonostante le difficoltà. Il gol numero 11 di Pavoletti, il nono di testa, basta a un buon Cagliari per avere la meglio di una Fiorentina volitiva ma ingabbiata dai rossoblù. La sconfitta della Spal e il pareggio del Crotone permettono agli uomini di Lopez di togliersi dalla terzultima posizione e sperare in un risultato positivo nell’ultima gara contro l’Atalanta.
Lopez conferma gli undici di una settimana fa, eccezion fatta per il cambio Pisacane-Andreolli in difesa. Il canovaccio della gara è chiaro dall’inizio: i viola all’attacco, con i rossoblù pronti a pungere in contropiede. I palloni fioccano dalle parti di Cragno, ma i tiri di Veretout e soci non sono mai pericolosi. Il Cagliari si fa vedere con Farias al 12’, ma sul suo cross al centro dell’area non arriva nessuno. Le occasioni create dai padroni di casa con Milenkovic e Simeone mettono paura ai tifosi rossoblù, prima che al 31’ Pavoletti sblocchi il risultato: perfetta punizione dalla destra di Lykogiannis, colpo di testa del centravanti livornese e vantaggio per il Cagliari. Il gol subito scuote la Fiorentina, ma sono i rossoblù a inizio ripresa a sfiorare il clamoroso raddoppio con Farias, che al 49’ tocca di testa sulla traversa da due passi. In due minuti sono ancora Pavoletti e il brasiliano pericolosi in area di rigore, ma manca sempre la precisione. Al 68’ torna finalmente in campo Joao Pedro, dopo la sospensione cautelare, con il numero 10 che rileva Ionita. Sei minuti dopo ottima combinazione tra i due verdeoro, ma la conclusione di Farias è ancora una volta sciagurata, con il piattone che esce a botta sicura. Paura al 79’ per un violento calcio in faccia subito da Pisacane, con Lykogiannis che tenta di rinviare in area ma colpisce il compagno, che per fortuna si riprende subito. Il finale è completo appannaggio della Fiorentina ma, nonostante la verve di Saponara, Chiesa e Simeone e la rissa finale con l’espulsione di Veretout per un calcione su Joao Pedro, il risultato non cambia più. Tre punti servivano e tre sono arrivati, complici i risultati arrivati dagli altri campi (con i pareggi di Crotone e la sconfitta della Spal): ora domenica contro l’Atalanta potrebbe bastare anche un punto per festeggiare la salvezza.