CAGLIARI. L'ultimo no alla richiesta di condono è arrivato lo scorso 16 aprile con una lettera. A breve (secondo i residenti) dovrebbero arrivarne altre dieci. Così cresce la paura tra chi abita a Medau Su Cramu, che ha costruito in terreni privati, senza autorizzazioni, all'interno di quello che poi è diventato il parco di Molentargius. Alcuni hanno già subito dei processi, ma cresce sempre di più la convinzione che le ruspe, prima o poi, arrivino per tutti.
“Non è giusto che arrivino dopo 35 anni”, sbotta Mario Bruno che ha iniziato a costruire nel 78, “io non so dove andare, spero che qualcuno abbia un cuore, sono disposto anche a cedere la mia casa al Comune e a pagare l’affitto pur di rimanere qua, mi rivolgo anche al capo dello Stato”.