CAGLIARI. Squali bianchi, mako e bruni. Tutti al largo delle coste sarde. Sono tre le specie di predatori individuate come responsabili degli attacchi ai delfini degli ultimi mesi. Due i ritrovamenti tra il 2017 e l'inizio di quest'anno nelle coste sarde: delfini sbranati e con i corpi dilaniati dai morsi degli squali, le cui carcasse sono finite tra le rocce delle spiagge di Nora, Funtanamare e Carloforte. "I ritrovamenti sono rari, ma la presenza dei due predatori nelle acque sarde non è una novità" - spiega Luca Zinzula, direttore scientifico del Centro recupero cetacei della Laguna di Nora - "Abbiamo individuato tre specie di squali responsabili, che agiscono in alcuni "hot spot" in coincidenza con le migrazioni di pesci sotto costa". Tutti i dettagli nel servizio.