ROMA. In Italia sono in carcere 62 soggetti perché sospettati o condannati per reati connessi al terrorismo islamico. Di questi, più della metà - 37, per essere precisi - sono rinchiusi tra Sassari (26) e Nuoro (11). I numeri del pericolo islamico dietro le sbarre della Sardegna sono stati contenuti nel dossier dell'associazione Antigone, presentato oggi, sullo stato di "salute" delle carceri italiane. Un focus particolare è stato dedicato ai suicidi: nel 2017 secondo i dati sono decedute nelle carceri italiane 123 persone. 52 sono stati i suicidi (48 secondo i dati dell'Amministrazione Penitenziaria), 7 in più rispetto al 2016.
E ulteriore attenzione è stata prestata al fenomeno della radicalizzazione tra i detenuti: nel 2017 quelli sotto osservazione per un avvicinamento alle tesi estremiste sono stati in forte aumento rispetto all'anno precedente: 506 contro 365 del 2016 (il 72% in più). Questi detenuti sono monitorati dal Dap con tre livelli di allerta (alto, medio e basso): 242 sono oggetto di un alto livello di attenzione (il 32% in più del 2016), 150 di un livello medio (raddoppiati rispetto al 2016) e 114 di un livello basso (nel 2016 erano 126). Tra coloro che rientrano nel livello alto, 180 sono in carcere per reati comuni e 62 perché sospettati o condannati per reati connessi al terrorismo islamico.