CAGLIARI. Oltre seimila devoti in abiti tradizionali e tribune in piazza del Carmine. Sono solo alcune delle novità in vista della 362esima edizione della Festa di Sant'Efisio. Un rito collettivo ricco di fede e tradizioni centenarie che ancora oggi, a distanza di quattro secoli, rappresenta uno dei più importanti eventi culturali del Mediterraneo. La festa in onore del patrono, inclusa ormai da quattro anni nella lista dei patrimoni l’Unesco, racchiude accanto alla processione del Primo maggio una serie di eventi in programma tra il 25 aprile e il 4 maggio.
Centocinque i Comuni rappresentati da 90 associazioni di devoti in abiti tradizionali: 3153 i devoti lungo il percorso e 2605 quelli a piedi. A rappresentare le 32 subregioni storiche della Sardegna saranno 106 devoti in abito tradizionale, 19 traccas per 266 devoti, 39 associazioni di cavalieri in abito tradizionale e 56 miliziani di scorta al cocchio del Santo per un totale di 247 devoti a cavallo. 12 i cori polifonici e 5 le associazioni di strumentisti che arricchiranno la sfilata. A disposizione per i comuni sardi interessati a prendere parte al cammino di Sant’Efisio ci sono anche 5 milioni di euro.
"È un momento che ci accomuna tutti, la festa può essere anche quella non religiosa", spiega l'assessore comunale al Turismo Marzia Cilloccu nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento. Presente anche il sindaco Massimo Zedda: "Sant’Efisio era un emigrato, arrivava da Antiochia di Siria - sottolinea il primo cittadino - per questo il nostro pensiero non può che andare a tutti quei Paesi del mondo dove le persone soffrono per la guerra e i bombardamenti che li devastano”.