BARATILI. Si chiama Scudo l'operazione dei carabinieri scattata all’alba nel porto di Cagliari ha portato al fermo di tre uomini residenti in Campania, accusati di essere responsabili di due estorsioni aggravate ai danni di donne anziane, compiute con la tecnica del “finto carabiniere” nei comuni di Baratili San Pietro e Uras. I militari delle compagnie di Ghilarza, Mogoro e Oristano, con il supporto della compagnia di Cagliari, hanno bloccato i sospettati mentre tentavano di imbarcarsi su una nave diretta a Napoli, al termine di un pedinamento durato oltre 15 ore.
Secondo quanto ricostruito, le vittime erano state contattate telefonicamente da falsi carabinieri che, con minacce e inganni, le avevano convinte a consegnare denaro e gioielli per un valore complessivo di circa 40 mila euro. I truffatori le avevano terrorizzate sostenendo che fossero coinvolte in un inesistente procedimento penale per rapina, e avevano mantenuto la linea telefonica occupata per impedire che potessero chiedere aiuto.
Durante il fermo, uno dei tre uomini è stato trovato in possesso di preziosi rubati e riconosciuti da una delle vittime. Tutti sono stati portati al carcere di Uta.
Dall'arma definiscono l’operazione di oggi “particolarmente importante", perrchè "si tratta di un crimine odioso, studiato nei minimi dettagli, che sfrutta la fiducia verso le istituzioni e la solitudine delle vittime”. Intanto proseguono le indagini per individuare eventuali complici e recuperare altra refurtiva.














