CAGLIARI. Prosegue la protesta degli Oss sotto il palazzo del Consiglio Regionale a Cagliari: da venti giorni i lavoratori e le lavoratrici della Asl 8 sono accampati per rivendicare un diritto alla stabilizzazione. Questa mattina i manifestanti hanno organizzato un flash mob per richiamare l’attenzione delle istituzioni che fino ad ora, spiegano, non sarebbero intervenute per risolvere la loro situazione di precariato. “Da una decina di giorni, a rotazione, alcuni lavoratori hanno iniziato lo sciopero della fame” – fa sapere il responsabile regionale Usb Gianfranco Angioni – “Dalle istituzioni fino ad ora abbiamo ricevuto solo promesse, vogliamo fatti e vogliamo vedere nero su bianco che questi lavoratori vengano stabilizzati”.
Una situazione quella in cui versano gli oss che si ripercuote sia sulle vite private che sulla salute dei pazienti. “Negando il diritto di lavorare a questi operatori si nega anche il diritto alla salute dei pazienti ed è una situazione diventata ormai disumana”, spiega Angioni
Tra i presenti al flash mob di questa mattina anche alcune lavoratrici che l’8 marzo avevano occupato il Consiglio Regionale. Nonostante l’idoneità della graduatoria prioritaria, i 26 operatori sociosanitari in protesta sono rimasti senza posto di lavoro, qualcuno addirittura da giugno dello scorso anno. “Ci hanno lasciato a casa dal 28 febbraio, qualcuno ancora prima e altri finiranno nei prossimi giorni, e continuano a prendere altre persone al nostro posto”, fa sapere l’operatrice socio-sanitaria Angela Murgia.