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CAGLIARI. "Mia sorella è stata uccisa. Tre giorni fa ho sbottato con il ragazzo perché era una persona che l'ha sottomessa e dimagrita, non sorrideva. Esisteva solo lui. Ho cercato di proteggerla e solo due giorni dopo non c'è più". È la pesante accusa lanciata sui social dal fratello di Manola Mascia, la ventottenne trovata morta in mare ieri a Cala Fighera. Il culmine di momenti di tensione già vissuti sul luogo del ritrovamento, quando sono volate parole al veleno nei confronti della famiglia di Paolo Durzu, che invece aveva raccontato ieri ai nostri microfoni di una coppia affiatata e innamorata.
Il fidanzato della giovane al momento risulta ancora disperso: lo cercano nello specchio d'acqua cagliaritano le motovedette di guardia costiera e vigili del fuoco e l'elicottero. Una delle ipotesi infatti è che sia anche lui in mare: sulla spiaggia sono stati trovati i suoi documenti e il cellulare, all'interno di un borsello (QUI LA RICOSTRUZIONE).
Le indagini sono affidate alla Squadra mobile e sono ancora in corso. Sul corpo della ragazza, da un primo accertamento del medico legale, non sarebbero emersi segni di violenza, ma saranno necessari ulteriori esami per chiarire la causa della morte. Attesa per oggi l'autopsia.
+++AGGIORNAMENTO 21 APRILE ORE 10: È STATO TROVATO UN CORPO A CALA FIGHERA: SAREBBE QUELLO DI PAOLO DURZU +++