CAGLIARI. Venticinquemila studenti a Cagliari, tre psicologi a disposizione. A Sassari su dodicimila universitari ce ne sono quattro. Sono i numeri diffusi dalle associazioni studentesche UniCaralis e da UduSassari sul rapporto tra popolazione delle università e numero di psicologi. Da qui nasce la proposta di legge per rafforzare il supporto psicologico nelle sedi universitarie della Sardegna. Perché "nessuno deve essere lasciato solo".
"Per troppo tempo, la salute mentale degli studenti è stata sottovalutata", attacca UniCaralis, "Oggi i dati evidenziano una situazione allarmante: ansia, stress e difficoltà economiche compromettono il benessere di chi affronta il percorso universitario. Durante la legislatura Solinas, avevamo già presentato una proposta di legge per potenziare il servizio di counseling psicologico nelle università sarde. Quella proposta è stata ignorata. Ora, con una nuova amministrazione regionale, è il momento di agire".
Le richieste sono chiare: un incremento dei fondi regionali per rafforzare il supporto psicologico nelle sedi universitarie di Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano e Nuoro, dove attualmente le risorse sono limitate, i tempi di attesa eccessivi e il numero di professionisti insufficiente.
Questi gli obiettivi: aumentare il numero di psicologi disponibili nelle università della Sardegna, ridurre i tempi di attesa per l'accesso ai servizi di supporto psicologico, garantire un servizio adeguato, gratuito e accessibile a tutti gli studenti.
Gli universitari difendono così il loro diritto: "La nostra proposta è aperta a tutti gli onorevoli della Regione Sardegna, ora serve un impegno concreto. La salute mentale non può più essere un privilegio, ma deve essere riconosciuta come un diritto, come sancito dall'Articolo 32 della Costituzione".