CAGLIARI. "Sicuro di poter camminare a testa alta in città, sicuro che chiunque mi conosca sa come sono fatto e che persona sono e non mi abbatterà nemmeno questa situazione. Andrò in Cassazione e dimostrerò le mie ragioni". Sono le parole, pubblicate sui social, di Fabrizio Aru, il trentatreenne che un anno fa era stato condannato in primo grado (quindi la sentenza non è ancora definitiva) a 5 anni di carcere per violenza sessuale.
Aru, all'epoca dei fatti organizzatore del “Soho Discoclub” di via Newton a Cagliari e pr noto in città (oggi ha un'altra attività in centro), era stato denunciato da una giovane che lavorava come ragazza immagine e che aveva raccontato di essere costretta da lui a compiere atti sessuali contro la sua volontà nei bagni del locale.
"Lotterò per la verità, vorrei che tutti potessero leggere le carte", scrive Aru su Instagram, "Grazie a tutte le persone che credono in me e che mi sosterranno fino a che la verità non sarà ristabilita".