CAGLIARI. Tore esce di casa per ritirare la pensione; arriva agli uffici, apprende che il denaro ancora non è disponibile e quindi si dirige verso casa. Ma a casa sua Tore non ci è mai arrivato. Sono passati 5 anni esatti da quel 12 marzo 2020 e il mistero intorno alla scomparsa di Salvatore Angioni rimane irrisolto. Il fratello, Giuseppe, è un vigile del fuoco che per lavoro si occupa anche di cercare le persone scomparse e proprio per questo sa che qualcosa, più di qualcosa, in questa storia proprio non va: "Lo abbiamo cercato con l'altro mio fratello, Fabrizio, e con dei coleghi fuori servizio, ma non è stato attivato il piano provinciale, quello che ci permette di attivarela procedura di ricerca. Come caporeparto dei vigili del fuoco sinceramente non so spiegarmelo".
Giuseppe Angioni spiega che il fratello Salvatore stava attraversando un momento difficile, era depresso. "Tutte cose che abbiamo specificato nella denuncia. Non è cambiato nulla", spiega. A questo punto, a 5 anni di distanza, la situazione è insostenibile: certo, "la speranza c'è sempre", come racconta, ma la parte più razionale di Giuseppe, probabilmente quella che ha l'esperienza sul campo da vigile del fuoco, sa quanto sia improbabile. "Non passa giorno in cui mia madre non mi chieda se so qualcosa. Dopo 5 anni io veramente non so più cosa risponderle. A questo punto faccio un appello a chi sa qualcosa. Anche in forma anonima, dateci una mano. Io credo lo abbiano fatto sparire, ma dopo 5 anni almeno fateci trovare il corpo. Era un uomo, da solo, che deambulava a fatica, nei primi giorni di lockdown. Io non ci credo che lui, in stato confusionale, non sia stato in qualche modo fermato o visto in quei primissimi giorni del Covid con le strade deserte".
E chiude: "Aveva il diritto di essere cercato, come chiunque altro. E invece non è successo".
L’avvocato Gianfrancesco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna e legale della famiglia, oggi, nel quinto anniversario della scomparsa, dichiara :“Ci siamo rivolti a tutti, abbiamo organizzato convegni e mandato pec al commissario di Governo per le persone scomparse, al prefetto di Cagliari, ai carabinieri di Sestu. Ma nulla, neanche una risposta. Il fratello, Giuseppe Angioni è un caposquadra dei vigili del fuoco sempre presente ed attivo nelle ricerche di persone scomparse. Tore è uno dei tanto scomparsi “fantasmi” di cui non si sa più nulla, mai cercati seriamente e dimenticati da tutti tranne che dai parenti disperati e da noi di Penelope. La cosa assurda è che è scomparso in pieno lockdown e per certo è stato visto e filmato da telecamere, ma mai nessuno lo ha fermato per controlli, forse perché considerato un “tossico” e quindi di non interesse, perché è triste dirlo, Salvatore Angioni è uno scomparso di serie C, per loro forse non era il caso di cercarlo. Ma sono ormai passati cinque anni e la famiglia chiede risposte che non arrivano. Il motto di Penelope è “Chi dimentica cancella, noi non dimentichiamo”. Le scomparse non si archiviano. Mai".
Piscitelli poco tempo fa aveva raccontato su YouTalk alcuni dei tanti casi in Sardegna che vedevano persone scomparse e ancora non ritrovate (QUI L'INTERVISTA).