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CAGLIARI. "La situazione sulla lingua blu in Sardegna non è risolta e continua a destare grande preoccupazione tra gli allevatori di Coldiretti Sardegna, colpiti duramente dalle conseguenze sanitarie ed economiche dell’epidemia 2024". A lanciare l'allarme è Coldiretti Sardegna con una lettera inviata agli assessori regionali dell’Agricoltura e della Sanità, Gian Franco Satta e Armando Bartolazzi, sollecitando un incontro urgente per affrontare le criticità ancora irrisolte: dagli indennizzi ai piani vaccinali, dalla gestione dei focolai alla necessità di strategie preventive efficaci.
Una convocazione che potrebbe avvenire se si riunisse il 'Tavolo tecnico regionale sull'emergenza lingua blu' che era stato istituito lo scorso novembre, sulla scia delle richieste di Coldiretti per arginare l’epidemia e mettere in campo strategie efficaci.
COLDIRETTI. “Chiediamo di essere coinvolti attivamente nelle decisioni ma soprattutto informati chiaramente sulla strategia regionale per affrontare il problema senza dimenticare la campagna vaccinale e la profilassi per il prossimo anno – affermano nella missiva il presidente e il direttore Battista Cualbu e Luca Saba – non possiamo permetterci ritardi né il tentativo di scaricare responsabilità sugli allevatori”. Coldiretti sottolinea inoltre che, sebbene il vaccino sia uno strumento importante, la vera priorità è attuare un piano di contrasto che sia efficace per la lotta al culicoide e prevenire la diffusione della malattia. Su questa lotta all’insetto vettore, Coldiretti ritiene necessario aumentare i fondi per il contrasto alla proliferazione del culicoide sostenendo e implementando la sperimentazione.
STRATEGIA PREVENZIONE. Coldiretti Sardegna ritiene indispensabile comprendere quali siano le azioni che la Regione intende mettere in atto per contenere la lingua blu e prevenirne nuove recrudescenze. "Non si possono continuare a rincorrere le emergenze ed è necessario un piano organico che consenta di anticipare i problemi, considerato che ogni anno, con l’arrivo della stagione calda, il virus torna a colpire il comparto zootecnico sardo”, ricordano presidente e direttore.
È fondamentale avere certezze sulla strategia regionale: come si intende agire per contrastare la malattia prima che esploda nuovamente? Quali strumenti di prevenzione si stanno programmando? Quali vaccini saranno disponibili e in che tempistiche, affinché la campagna vaccinale possa partire in anticipo ed essere realmente efficace? Non si può più ripetere quanto accaduto negli anni scorsi, quando la vaccinazione è iniziata troppo tardi, con il virus già ampiamente diffuso, rendendo l’intervento poco incisivo.
SOSTENERE MOVIMENTAZIONI. Allo stesso modo non solo per gli allevatori ovini ma, secondo Coldiretti, è cruciale garantire la continuità delle attività degli allevatori bovini evitando il blocco delle movimentazioni in caso di nuovi focolai. Serve una pianificazione chiara per non penalizzare ulteriormente il settore e consentire agli allevatori di poter vendere i propri capi nei momenti cruciali del mercato. Inoltre, si chiede di destinare risorse economiche per l’acquisto di repellenti utili a contrastare il culicoide e di predisporre piani di bonifica dei terreni per ridurre la presenza dell’insetto vettore e limitarne la diffusione.
INDENNIZZI E RISTORI. A oggi, poi, permane un totale stato di incertezza sulla gestione dei fondi destinati agli allevatori colpiti dalla lingua blu. Secondo Coldiretti non si conoscono ancora le tempistiche di erogazione dei circa 15 milioni di euro previsti per l’emergenza 2024, né le modalità con cui verranno distribuiti. Inoltre, non vi è alcuna chiarezza sugli indennizzi per il mancato reddito derivante dall’epidemia dello scorso anno. Inoltre ancora si è in attesa dell’apertura del bando per i fondi sull’epidemia 2023 e la chiusura di quella del 2022. Ritardi enormi che stanno penalizzando le economie delle nostre aziende.
COINVOILGIMENTO E TRASPARENZA. Durante l’ultimo Tavolo Verde, l’assessore dell’Agricoltura aveva manifestato la volontà di agire con tempestività per dare risposte concrete al settore. Bene questi annunci, tuttavia Coldiretti Sardegna ribadisce che non si può più attendere: serve un coinvolgimento diretto e immediato degli allevatori e delle loro rappresentanze nei processi decisionali per garantire una gestione efficace dell’emergenza.
Coldiretti rimane a disposizione per collaborare e sostenere ogni azione necessaria a fronteggiare l’epidemia ma è indispensabile avere un quadro chiaro delle misure che la Regione intende adottare. Per questo motivo, si ribadisce la necessaria convocazione del tavolo regionale per un incontro congiunto con gli assessorati competenti, così da definire una strategia condivisa per tutelare il comparto agricolo e zootecnico sardo, già duramente provato dalle conseguenze della lingua blu.