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CAGLIARI. "Non è tollerabile che in Sardegna non esista un servizio di rianimazione pediatrica attivo 24 ore su 24, la salute dei nostri neonati dovrebbe essere una priorità irrinunciabile". È il grido d'allarme lanciato da Gianfranco Angioni, referente regionale di Usb Sanità, dopo la notizia del neonato di 17 giorni trasferito con un volo d'urgenza da Cagliari a Milano (QUI LA NOTIZIA). Il piccolo, affetto da gravi patologie cardiache e bisognoso di cure specialistiche immediate, ieri è stato fatto salire su un Falcon 900 dell'aeronautica miliare all'interno di una culla termica. Sarebbe potuto rimanere a Cagliari per essere curato? Evidentemente no. Nonostante secondo Angioni "l'Arnas Brotzu potrebbe essere la struttura deputata ad ospitare una rianimazione pediatrica e l’annesso reparto di degenza, avendo al suo interno la struttura complessa di Cardiologia pediatrica e Cardiopatie congenite".
"Questo evento segna l’ennesima testimonianza di un sistema sanitario inadeguato", commenta il referente Usb Sanità, "È fondamentale che si intraprendano azioni concrete per garantire un luogo dove i piccoli pazienti possano ricevere le cure indispensabili senza dover affrontare lunghi e stressanti trasferimenti. Chi ha in mano la sanità isolana deve assumersi le proprie responsabilità".
"È inaccettabile", continua Angioni, "che le famiglie sarde si trovino costrette a vivere tali situazioni drammatiche, con la vita dei propri figli appesa a un trasferimento d'emergenza. La Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità devono rendersi conto dell’urgenza di ristrutturare un sistema sanitario ormai completamente disastrato e privo di risposte concrete. È fondamentale che le istituzioni trovino soluzioni immediate affinché nessun neonato debba affrontare viaggi estenuanti per ricevere le cure necessarie. Chiediamo un intervento deciso e immediato da parte delle autorità competenti, affinché venga garantita a tutti i neonati sardi un'assistenza sanitaria adeguata e tempestiva. Non possiamo permettere che la salute dei più vulnerabili venga messa in secondo piano".