CAGLIARI. Un gruppo di contestatori lo ha atteso fuori dalla Fiera di Cagliari, al grido di "Siamo tutti antifascisti" e con gli striscioni che riportavano la frase "Attento, fischia ancora il vento". La location scelta per l'incontro con i simpatizzanti dal generale Roberto Vannacci, ora eurodeputato leghista, però era già blindata, con polizia in tenuta antisommossa a bloccare qualsiasi ipotetico tentativo di creare tensione nella zona.
"La critica e la contestazione sono sacrosanti, è quello che ci fa crescere, ma mi sarebbe piaciuto che questi signori pacificamente fossero entrati in sala". Così ha detto Vannacci commentando la presenza del sit-in di antifascisti fuori dalla Fiera. Dentro, intanto, c'erano circa 500 persone ad ascoltarlo. "Io avrei risposto a tutto. Ma rimanere per la strada con i cartelli 'Vannacci attento, ancora fischia il vento' mi sembra non solo anacronistico, ma addirittura comico”, ha detto ad Adnkronos. "Le idee si combattono sul piano delle argomentazioni: non si combattono né con le contestazioni in piazza né nei tribunali”.
Non sono mancati i riferimenti alla Sardegna, terra che Vannacci dice di conoscere (ha il sangue mezzo sardo e una casa a Costa Rei dove trascorre le vacanza da anni): "Mi propongo per portare avanti le istanze della Sardegna e dei sardi a Bruxelles".
E su uno dei temi più caldi, quello dell'immigrazione, ha detto davanti al suo pubblico: "Bisognerà arrivare finalmente al punto in cui l'immigrazione irregolare viene bloccata e chi entra irregolarmente nel nostro paese deve essere rimpatriato: è un discorso molto logico, credo non sia più una questione partitica. Vanno rimpatriati, con le minori spese possibili".