CAGLIARI. Circa 100 milioni di euro investiti nell'efficientamento delle reti idriche, di cui 42 già appaltati e 15 comuni interessati. Sono queste le cifre che Abbanoa ha a disposizione per tappare le perdite sulle condotte sarde, almeno in parte. Numeri spaventosi, specie se affiancati ai dati sull'acqua già sprecata negli ultimi 15 anni. Nel 2012, secondo l'Istat, l'Isola "vantava" (si fa per dire) il tasso di dispersione dell'acqua più alto in Italia. Si parla del 55 percento. Dieci anni dopo, nel 2022 si scende di cinque punti percentuale, con un piccolo miglioramento sulla classifica nazionale che ora vede la Sardegna al quinto posto, dopo la Basilicata, Sicilia, Abruzzo e Molise. Nello stesso arco di tempo, secondo Abbanoa, si sono risparmiati abbastanza milioni di metri cubi d'acqua da poterci riempire 30 miliardi di bottiglie da un litro e mezzo.
I primi 45 milioni, arrivati con il Pnrr, permetteranno all'ente di intervenire su 15 centri: Nuoro, Olbia, Sassari, La Maddalena, San Teodoro, Porto Torres, Bosa, Siniscola, Cabras, Budoni, Selargius, Tempio Pausania, Terralba, Sestu e Sorso. Altri 55 milioni sono disponibili, stavolta dal Fondo europeo. L'azienda assicura "cantieri al via".