CAGLIARI.Più di tre quarti d'ora al freddo, con un bambino piccolo in braccio e un passeggino pronto per essere caricato tenuto con l'altra mano. In attesa di un bus che si fermasse: perché i pullman, davanti a Emanuela Mandis, ieri sera passavano. Ma non facevano salire nessuno. Uno, due, tre mezzi, che passavano davanti alla mamma "ecosostenibile e fedele al servizio pubblico - come lei stessa si è definita in un post di denuncia su Facebook - mentre gli autisti facevano ampi cenni per dire "no, prenda il successivo". Motivo? La sfilata di Carnevale per le strade di Cagliari, che ha mandato in tilt la programmazione del servizio pubblico. Questo, almeno, avrebbe spiegato il conducente del bus che dopo lunga attesa si è fermato: "Ordini dall'alto", sarebbe stata la ragione. Questo il racconto della donna.
Mi chiamo Emanuela Mandis,ho 34 anni e sono una mamma.
Una mamma green,che crede nell'ecosostenibilità anche quando si tratta di scegliere i mezzi di trasporto per sé e per i propri figli.
A Cagliari trovo la strada spianata nel compiere la scelta: autobus Ctm.
Servizio efficiente, grazie alla app esco di casa al momento giusto ed evito di sostare troppo a lungo alle fermate.
In generale un risparmio notevole in tempo e danaro.
Un sistema che mi consente di condividere,di evitare di usare l'auto o di perder tempo a cercar parcheggio.
Ma,c'è un ma...oggi c'è un ma... grave,gravissimo.
Stasera intorno alle 19.45 attendevo l'autobus n. 6 in via Bacaredda direzione Andorra.
Mio figlio tra le mie braccia dentro il suo marsupio, e nella mano destra il suo passeggino bello piegato,pronti per salire sul bus.
Passa il 6, mi vede,non si ferma, accelera,l'autista fa cenno di no.
Mah... chissà perché.
Controllo nella app,ne passa un altro dopo 6 minuti. Aspetto.
Avverto l'altra figlia di aspettarmi qualche fermata successiva.
Ne passa uno dopo 8 minuti non si ferma, ce n'è uno dietro al volante una donna, non si ferma,accelera,si sbraccia per farmi cenno di no...penso ad uno scherzo,è giovedì grasso, uno scherzo di pessimo gusto,mi sento umiliata, incredulità,in mezzo alla strada,mio figlio tra le braccia che ormai si è addormentato....non che da una donna mi aspettassi più sensibilità per via di quel tacito feeling che è talvolta la solidarietà femminile,ma ammetto di esserne rimasta maggiormente spiazzata.
Passa un altro 6, non si ferma e mi indica a gesti che c'è un autobus subito dietro...
Eccolo l'autobus 6, il numero 504, sono le 20.35 sono molto esasperata,delusa è segnalo l'increscioso episodio all'autista dell'autobus 6 numero 504 che per tutta risposta mi aggredisce verbalmente dicendomi che dovevo ringraziarlo per avermi fatto salire ( ma come? Non è un mio diritto di abbonata salire sul mezzo?),
continua dicendo che i suoi colleghi sono persone perbene ( e chi mai l'ha messo in dubbio? Mica li conosco personalmente? Ho solo detto che per tre quarti d'ora chiunque sia passato alla guida di un mezzo numero 6 non si è fermato per farmi salire) e che "dovete lamentarvi con chi fa fare il carnevale che abbiamo ricevuto ordini dall'alto di non farvi salire".
Ora chiunque abbia dato questi ordini dall'alto sappia che io sono rimasta 45 minuti a sperare che qualche autista di autobus n 6 mi facesse salire, in una serata dal clima non mite,giacché febbraio, io che come tanti contribuisco a pagare il vostro stipendio,per il vostro lavoro del quale non avete rispetto e che nemmeno meritate.
Peccato per quella grande fetta di vostri colleghi che invece svolgono il proprio lavoro in maniera ineccepibile.
E sappiate che anche a Carnevale non tutti gli scherzi valgono.