CAGLIARI. Ci sono i nomi dell'ex assessora all'Agricoltura della Giunta Solinas, Gabriella Murgia, e del primario del reparto di Terapia del Dolore del Marino di Cagliari Tomaso Cocco fra i 31 arrestati nel maxi blitz dei carabinieri del Ros, scattato questa mattina all'alba per sgominare un’associazione di stampo mafioso che avrebbe avuto, secondo l’accusa, un legame importante con le istituzioni in Sardegna.
Coinvolti nomi di spicco non solo del mondo istituzionale e della sanità, ma anche legati all’anonima sequestri e a Graziano Mesina, come il nipote Tonino Crissantu, e Nicolò Cossu, che con lui era stato condannato per un sequestro di persona.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono pesantissimi: traffico di armi e droga, peculato, abuso d’ufficio, associazione di tipo mafioso e associazione segreta. Le indagini sono partite nel gennaio del 2020 e hanno permesso di scoprire un sistema di favori per accessi privilegiati in Regione, ma anche di traffico di droga.
L'operazione del Ros, però, evidenzia un'evoluzione della criminalità in Sardegna, abituata alla presenza di bande 'modulari', e non a organizzazioni di stampo mafioso.
Altro elemento di rilievo, secondo l'indagine dei carabinieri, le possibili interferenze del gruppo criminale nelle decisioni della politica regionale influenzando settori dell'agricoltura e della sanità. Istituzioni e criminalità si incontravano negli uffici, tessendo numerosi rapporti.