CAGLIARI. In Sardegna solo il 13% dei campioni analizzati risulta fuori dai limiti di legge e sono quasi tutti foci dei fiumi. È quanto emerso dal monitoraggio di Goletta Verde, la campagna itinerante di Legambiente in viaggio lungo la Penisola per monitorare lo stato di salute delle acque marine e delle coste. Su 29 punti campionati lungo la costa sarda (7 prelevati in foce di fiumi o canali e 22 a mare), sono solo 4 campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 3 punti sono stati giudicati fortemente inquinati, in quanto i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati, e sono la foce del rio Foxi nel comune di Quartu Sant’Elena (CA), la foce del fiume Cedrino in località Santa Maria a Orosei (NU) e la foce del rio Cuggiani a San Pietro a mare, Valledoria (SS).
Solo 1 campione invece ha avuto il giudizio di inquinato, ed è quello preso a mare, presso la spiaggia centrale di Santa Maria Navarrese, Baunei (NU).
Quali sono i parametri indagati: sono parametri microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometro di costa di ogni regione.
I campionamenti in Sardegna sono stati effettuati dai volontari e le volontarie di Legambiente tra il 19 e il 29 giugno 2023.
Entro i limiti gli altri tre campioni presi in provincia di Cagliari, presso la spiaggia Calamosca, in spiaggia alla fine di Via Maiorca a Quartu Sant’Elena e presso la spiaggia di Solanas, nel comune di Sinnai.
“Siamo soddisfatti della situazione rilevata dal monitoraggio di Goletta Verde – dichiara Annalisa Colombu, presidente Legambiente Sardegna, – per la netta prevalenza di valori nella norma rilevati lungo le coste sarde. La presenza della foce del Cedrino tra i punti critici e quella che si ripresenta dopo 2 anni nel sito di Santa Maria Navarrese, però, ci ricordano che non possiamo abbassare la guardia e che c’è ancora del lavoro da fare per rendere efficiente il sistema di depurazione e risolvere il problema degli scarichi abusivi. Nel primo caso rileviamo un importante superamento di Escherichia coli, indice che dobbiamo monitorare con attenzione i valori futuri. A Santa Maria Navarrese si tratta di un superamento del valore degli Enterococchi intestinali.
“I dati emersi dal monitoraggio di Goletta Verde lungo le coste della Sardegna mettono in luce una criticità persistente in alcune foci, situazione che si ripete a livello nazionale – dichiara Marco Crestani, portavoce di Goletta Verde. Questo dato ci racconta una criticità nel nostro sistema di depurazione, che continuiamo a pagare in bolletta. L’Italia ha già pagato 142 milioni di euro in sanzioni alla Comunità Europea per il mancato recepimento delle norme Ue sul trattamento delle acque reflue, e se non risolviamo queste criticità ne pagheremo altre. Migliorare il sistema della depurazione nel nostro paese vuol dire non solo migliorare la qualità delle acque, ma anche poter investire il denaro che adesso stiamo spendendo in sanzioni per migliorare il sistema stesso”.
Secondo gli ultimi aggiornamenti presenti sul sito del Commissario Unico Depurazione in Sardegna sono 14 gli agglomerati su cui insistono circa 84mila abitanti equivalenti, in cui si stanno svolgendo lavori per uscire dall’infrazione sulla depurazione, per un importo complessivo di oltre 45 milioni di euro.
- Redazione
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