CAGLIARI. Contrastare lo spreco alimentare con un impegno concreto e condiviso. È questo il messaggio lanciato da Fipe Confcommercio Sud Sardegna, pochi giorni dopo la giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Il fenomeno, nonostante le campagne di sensibilizzazione, è in crescita: secondo l’Osservatorio Waste Watcher International, in Italia lo spreco pro capite è aumentato del 9%.
Frongia invita i ristoratori a incentivare la pratica della “food bag”, permettendo ai clienti di portare a casa il cibo non consumato. “È una buona abitudine già diffusa, ma va rafforzata, perché circa il 40% dei consumatori non sa di poter chiedere di asportare le pietanze”, sottolinea Emanuele Frongia, presidente Fipe Confcommercio Sud Sardegna.
La Fipe Confcommercio si oppone a nuovi obblighi per le imprese e propone invece misure per favorire le donazioni, come la riduzione della burocrazia e della Tari per gli esercizi commerciali che recuperano gli alimenti non venduti. “Tutti i ristoratori sono già attrezzati per permettere ai clienti di portare via il cibo avanzato”, ribadisce Frongia, auspicando un maggiore coinvolgimento per ridurre gli sprechi.