NUORO. Un patto tra la Repubblica del Kirghizistan e la Barbagia. Il Distretto rurale, braccio operativo dell’Unione dei Comuni della Barbagia e la Camera di Commercio della Repubblica del Kirghizistan hanno stretto un accordo per lo sviluppo dei due territori. Ieri a Gavoi, gli amministratori barbaricini, alla presenza del prefetto di Nuoro Gianfranco Dionisi, hanno ricevuto in Municipio l'ambasciatore del Kirghizistan in Italia, Taalai Bazarbaev.
Durante il confronto si è parlato della possibilità di incrementare i legami tra i due territori, in particolare nel settore agricolo e dell’allevamento. Per la Sardegna e le zone interne del Nuorese c’è la necessità di far fronte all’esigua manodopera nel mondo delle campagne che rischia di vedere cancellate molte aziende, nel Kirghizistan invece occorre migliorare il know how soprattutto nelle tecniche di caseificazione. Proprio per questo motivo uno dei migliori tecnici del settore raggiungerà nelle prossime settimane lo stato dell’Asia centrale per un corso intensivo mirato a migliorare la professionalità dei lavoratori zootecnici in questo particolare e centrale comparto dell’economia.
“L’accordo e i futuri scenari saranno strategici per i nostri territori che si stanno spopolando anche per la mancanza di manodopera qualificata nelle campagne”, ha detto Paolo Ledda, presidente dell’Unione dei Comuni della Barbagia. Sono oltre 500 i kirghisi in Sardegna e per questo il corpo diplomatico è particolarmente interessato a sviluppare i rapporti tra le due popolazioni.
I contenuti dell’accordo internazionale hanno avuto il plauso anche del prefetto di Nuoro che ha concordato sull’importanza di scambi reciproci tra le due realtà. “Nel settore caseario la Sardegna e il Nuorese rappresentano un’eccellenza a livello mondiale. E’ sicuramente un fatto rilevante esportare conoscenze che possono essere utili, così come qui possono dare un contributo importante gli operai agricoli del Kirghizistan”, ha rimarcato il rappresentante del governo.
Il Kirghizistan è uno Stato dell’Asia centrale di circa sei milioni di abitanti, senza sbocco sul mare, confinante con la Cina ed altre tre repubbliche ex sovietiche: Kazakistan, Tagikistan e Uzbekistan. Ha una economia prettamente rurale ed ha avviato in questi anni una seria riorganizzazione fondata sulla operatività di diverse agenzie che promuovono lo sviluppo locale. Tra queste, la più importante e storica, la Camera di Commercio del Kirghizistan.
“L’accordo è stato possibile grazie all’iniziativa dell’Ambasciata Kirghisa in Italia – spiega Efisio Arbau, presidente del Distretto Rurale Barbagia – in particolare su proposta del Console Sultan Barakanov e su organizzazione del presidente delle associazioni sarde che curano direttamente i rapporti con i Kirghisi. Siamo molto fiduciosi sull’esito che potrà avere e per le ricadute sul nostro territorio”.