CAGLIARI. È stata respinta con 17 voti a favore e 34 contrari la mozione di sfiducia (o meglio "di censura", come precisato dal vicepresidente dell'Assemblea Giovanni Antonio Satta) contro l’assessore alla Sanità Carlo Doria. A scatenare l'opposizione era stato un incontro convocato dall’assessore con i dg dell’Aou e della Asl e con i consiglieri regionali di maggioranza del nord-ovest, a cui non erano stati invitati quelli di minoranza perché - avrebbe dichiarato Doria secondo quanto riportato nella mozione – "a quelli di opposizione do la frittata già preparata, perché altrimenti mi mettono i bastoni tra le ruote".
Parole forti contro l'assessore negli attacchi dei consiglieri, durante la discussione in Aula questa sera. In primis sulle liste d'attesa: "Abbiamo a disposizione le risorse, che sono ferme in un cassetto o in una cassaforte, i pazienti sardi hanno necessità di risposte", ha commentato Daniele Cocco di Leu. "Ha fatto promesse che mai sareste stati capaci di soddisfare, men che meno con ancora otto mesi di legislatura", ha attaccato il capogruppo del M5s Alessandro Solinas.
Doria dalla sua ha risposto prima sulle liste d'attesa con una serie di numeri e dati: "Confrontando la terza settimana di aprile, tra il 2018 e il 2022 per una visita di chirurgia vascolare si è passati da 84 a 28 giorni, una visita oculistica aveva 118 giorni di attesa e oggi 73, una visita ginecologica nel 2018 aveva 36 giorni di attesa e oggi 19, la visita urologica 111 e oggi 101".
E poi ha replicato così alle accuse dell'opposizione: "Io i malati li curo, e insegno a curarli, non li uso"