L'EMERGENZA. La situazione nei bacini della Sardegna è drammatica. Tutti gli indicatori, dal sistema del Flumendosa e quello dell'Alto Taloro, passando per quello del rio Posada e del Basso Sulcis, segnano situazioni che vanno dall'allerta all'emergenza, lo stadio peggiore tra quelli presi in considerazione dall'Autorità di bacino che fornisce i report mensili. E si annunciano restrizioni per il 2018, ben più pesanti di quelle registrate nel 2017.
Il problema è stato affrontato oggi a Cagliari dalla Cabina di Regia istituita dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna. L’incontro è stato presieduto dall’assessore dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini. Hanno partecipato le assessore dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, e i rappresentanti degli Enti e degli organismi che a vario titolo si occupano di risorse idriche nell’Isola.
Alberto Piras, direttore generale del Distretto Idrografico della Sardegna, ha illustrato la situazione attuale l'esigenza di procedere subito, "attraverso la convocazione di specifici tavoli tecnici di approfondimento, alla individuazione degli usi consentiti e delle misure di salvaguardia da proporre al comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino". Sarà un ano duro e nei palazzi tornerà a sentirsi, insistente, il rumore dei motori delle autoclavi. "Si è quindi affrontato il tema di una diversa regolamentazione dell'utilizzo dei reflui per gli usi irrigui", si legge in una nota, "I rappresentanti della Giunta regionale hanno evidenziato come per il tema in argomento sia massima l'attenzione per le attività in corso e da svolgersi. È stata rimarcata infine l'esigenza di verificare, nel contempo, il tempestivo utilizzo delle risorse finanziare attribuite per far fronte alle emergenze idriche sinora monitorate nei bacini dell'Isola".